Su Laboratori Poesia, per poesia al microscopio, Carlo Ragliani scrive di “Archivio del bianco” (Terra d’ulivi, 2020) con parole nuove e precise.
“La parola di Onidi non solo è espressione di una necessità comunicativa intercorrente tra occasione come fattualità del reale, ed ispirazione che si produce in poesia; ma, e soprattutto, il dettato di Archivio del bianco si consegna nello sforzo in cui la poeta sembra esaurire nella parola l’esperienza sensibile della vita.
Per questo, icto oculi, dal complesso delle poesie non è evitabile non rintracciare un elemento carnoso indovato nei componimenti; o meglio, dall’opera stessa emerge una parola che è foriera di una fisicità visibile, di una corporalità materica che è tutta contrita nello sforzo di donarsi.
Ed è così, dunque, che nel materializzarsi della realtà nella versificazione potremmo riflettere attorno al fatto che la nostra sappia preferire la poesia come il linguaggio più consono all’intimità, a quella confidenza nascosta nelle pagine, per condurre il lettore nelle parti più profonde dell’autrice medesima.”
“Distanze obliterate. Generazioni di poesie sulla Rete” è uscito lunedì 10 maggio 2021 per Puntoacapo Editrice, nella collana “Il Cantiere”.
Per me è stata una grande emozione aver avuto la responsabilità e l’onore di illustrare questo pregiato volume. L’antologia, curata magistralmente da AlmaPoesia, indaga il rapporto poesia e web, tra omaggi di poeti affermati e testi di alcune delle voci più significative del panorama poetico contemporaneo.
“Distanze obliterate. Generazioni di poesie sulla Rete si apre con una nota introduttiva di Alessandra Corbetta, a cui segue la prefazione del Prof. Demichelis, docente accademico di Sociologia Economica. Ci sono poi i testi degli omaggi e quelli della call, suddivisi per gruppi anagrafici; ogni sezione è accompagnata da un commento critico realizzato dai membri di Alma Poesia. A conclusione, una postfazione firmata da Alessia Bronico e Alessandra Corbetta. A seguire, un report sulle candidature arrivate per la call, le note bio-bibliografiche di tutti e i doverosi e sentiti ringraziamenti. Il volume è corredato internamente da due illustrazioni grafiche, realizzate dalla pittrice Stefania Onidi, con le quali abbiamo voluto provare a dare una rappresentazione anche visuale di Poesia & Rete.”
Di seguito le autrici e gli autori inclusi.
LE AUTRICI E GLI AUTORI DEGLI OMAGGI Maria Grazia Calandrone, Luigi Cannillo, Vittorino Curci, Gabriel Del Sarto, Tomaso Kemeny, Fernando Lena, Eugenio Lucrezi, Paolo Maccari, Massimo Morasso, Rita Pacilio, Renzo Paris, Umberto Piersanti, Cristiano Poletti, Laura Pugno, Maria Pia Quintavalla, Giovanna Rosadini, Ottavio Rossani, Gabriella Sica, Giancarlo Sissa, Marco Sonzogni, Italo Testa, Ida Travi, Gian Mario Villalta.
LE AUTRICI E GLI AUTORI DELLA CALL
Alida Airaghi, Bartolomeo Bellanova, Alice Bertolasi, Marco Bini, Felicia Buonomo, Barbara Calcinelli, Roberto Chiapparoli, Flavia Cidonio, Agnese Coppola, Verusca Costenaro, Lella De Marchi, Alessandro De Santis, Francesca Del Moro, Massimo Del Prete, Michele Donati, Stefano Donno, Kristian Fabbri, Matteo Fantuzzi, Antonio Fiori, Alberto Fraccacreta, Barbara Giuliani, Alessandro Grippa, Antonio Vittorio Guarino, Irene Ester Leo, Roberta Limata, Franca Mancinelli, Roberto Marconi, Riccardo Giuseppe Mereu, Beatrice Mezzone, Giorgio Montanari, Ivano Mugnaini, Gabriella Musetti, Donatella Nardin, Giuseppe Nibali, Michele Ortore, Francesco Ottonello, Lorenzo Pataro, Alfonso Maria Petrosino, Alessandra Piccoli, Anita Piscazzi, Rossella Pretto, Federico Preziosi, Ofelia Prodan, Nina Rama, Federica Rasi, Angelo Restaino, Jonathan Rizzo, Enea Roversi, Anna Ruotolo, Pietro Russo, Evaristo Seghetta Andreoli, Adriana Tasin, Marco Todoverto, Davide Toffoli, Lucilla Trapazzo, Francesco Tripaldi, Costantino Turchi, Guido Turco, Alessio Verdone, Giuseppe Vetromile, Penelope Agata Zumbo” [ Dal sito di Alma Poesia]
mia illustrazione contenuta nel volume
Ringrazio tutta la redazione di Alma Poesia per la stima e la fiducia accordatami, per l’impegno e la cura nel condividere Poesia.
Un mio inedito è stato pubblicato su Poeti Oggi , pagina fb gestita dall’associazione culturale Vita alla Vita, che pubblica testi editi e inediti delle voci italiane più interessanti della poesia di oggi.
STEFANIA ONIDI, testo inedito, 2020.
* Alla fine si negano gli occhi la scena si svuota lei non ha un odore
rivestendosi si copre il seno con un braccio.
Lui invece è un feto.
Loro non si riproducono.
Nel cortile interno fingono.
Qui manchiamo il bersaglio tutti i giorni. La tivù dei vicini ci dà in pasto al silenzio.
Nella sezione dedicata alle poesie del sito LEGGIMILEGGI , creato per la condivisione libera di storie, libri, racconti e poesie, curata da Anna Maria Farabbi, è stata pubblicata una mia poesia.
La voce della poesia è il vento.
Creiamo qui un coro di voci per comporre insieme un vento umano che ci congiunga in bellezza e in pensiero. Grandi e piccini, nella stessa colta intenzione e tensione, cantando.
Progetto a cura di Anna Maria Farabbi
To see her is a Picture –
To hear her is a Tune –
To know her an Intemperance
As innocent as June –
To know her not – Affliction –
To own her for a Friend
A warmth as near as if the Sun
Were shining in your Hand
Il vederla è un quadro – | sentirla una canzone – | conoscerla un eccesso | innocente come giugno – | non conoscerla – una pena – | averla per amica | un calore tanto vicino – come se il sole | ti splendesse in mano.
Quadro imperfetto è il titolo della raccolta di poesie di Stefania Onidi edita Bertoni Editore (2017).
La poesia di Stefania Onidi, impreziosita dalle sue stesse illustrazioni, si intreccia con la nostra vita, con le emozioni e i sentimenti che ci portiamo dentro.
Non è facile sfuggire a questa potenza poetica, alla rete fitta che la Onidi costruisce con i suoi versi.
La poesia qui è la Tegenaria, il ragno delle case, quello quasi familiare, che conosciamo bene e che, a volte, lasciamo lì a intessere le sue tele. Ma altre volte lo schiacchiamo con violenza, perché sì la parola, il dire fa anche paura.
Nel ventre cavo Si muove la creatura.
Stefania Onidi inizia dalla lingua, come lei stessa scrive, e via via ci racconta con profondità del dolore, della passione, della vita e della realtà.
Quest’ultima somiglia al mare, alle onde che si spezzano contro il corpo sulla riva. Quanto è difficile buttarsi e nuotare? Tanto, troppo.
La calma apparente dell’acqua invita, ma, senza un altro corpo a cui aggrapparsi, è difficile stare a galla. La carne si fa approdo, la bocca fonte di ossigeno essenziale.
Nella sezione Filo di ordito, la poetessa diviene una moderna Penelope …continua a leggere qui
Tra le pagine on line della rivista Atelier si possono leggere miei nuovi testi
Stefania Onidi, è nata in Sardegna. Laureata in lingue e letterature straniere all’Università di Cagliari con una tesi sulla poesia spagnola contemporanea, vive a Perugia, dove insegna. Ha pubblicato la sua terza raccolta di poesie, Quadro Imperfetto, con la casa editrice Bertoni nel 2017. È presente in antologie, tra queste: iPoet 2018– Lunario in versi (11 poeti italiani) (Lietocolle, 2019). Sue poesie sono state tradotte in spagnolo. È anche pittrice. Ha esposto in collettive d’arte contemporanea nazionali e internazionali.
[…]
Se si potesse non pensarci
sottoporsi ad anestesie pesanti
per non soccombere nel frattempo.
Nel sonno nascondersi
tenere lo scenario brillante
tentare il nostro giro di luce
E’ una di quelle notti appoggiate alla scrivania aspettando che passi una stella mai riconosciuta e si fermi a guardare dall’alto questo scherzo di terra infinita e non bisogna dormire mentre si veleggia solo e soli per cercare un approdo a quest’amore precario che si perde al mattino e non bisogna dormire mentre dovremmo avere sonno su questa scrivania troppo stretta per sognare